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sabato 26 marzo 2016

StЯano.

"Nuovo post", dice, e mi fa ridere. Perchè per me è proprio un nuovo posto. Un non "Non posto" - però - perchè nessuno di noi è qui, fisicamente, e può esserci un'interazione. E dire che io sono esperto, di Non Luoghi, e inesperto di Interazioni.

Una volta, in un locale equivoco, c'erano queste donnine mezze nude ad agitarsi sui cubi e io mi sono messo a leggere.
Le istruzioni d'uso dell'estintore.

Se li è inventati uno che si chiamava Goffman, i Non luoghi, e era esperto di relazioni tra la gente. E io - invece - sono un uomo goffo, ma inesperto di relazioni. E non ho un posto.

È come se non avessero attaccato al treno la mia carrozza, proprio, o essere un vegano albino alla Sagra Notturna della Salsiccia, o andare dal notaio con le infradito.
Non so, se rendo.

Come essere sempre lievemente fuori asse, scantonar un po' di lato, calare o crescere nel canto del motivetto che tutti fischiettano. Una confezione di anacardi abbandonata nel reparto detersivi di un megasupermercato, un assorbente un po' storto negli slip dell'umanità.

Mi spiace, se l'immagine vi ha turbato. Anche a me, dà fastidio immaginarmi gli anacardi.

Non vado in giro, non viaggio, non mi muovo come tutti. Mi sposto da un "Cosa diavolo sto facendo qui" a un altro "Cosa diavolo sto facendo qui".